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Archivio per Maggio, 2010

Qualche pensiero tratto dal diario, del pellegrinaggio a Santiago de Compostela 16-20 Aprile 2010

……….di buon mattino, da Ordenes   ci recavamo  in Santiago de Compostela,  e  giunti nella piazza adiacente alla  Cattedrale, ci mettevamo in fila, per varcare la porta Santa. Il frastuono della Piazza,  che andava riempiendosi  di pellegrini,  ed  il gruppo di amici, presenti  sembrava allontanarsi da me,  quanto più si avvicinava il momento tanto atteso . Quasi inconsapevolmente e " misteriosamente ", dal mio cuore si levava un invocazione a Dio, con la recita del Salmo 50 (51)  ” Pietà di me, o Dio, nel tuo amore; nella tua grande misericordia cancella la mia iniquità. Lavami tutto dalla mia colpa , dal mio peccato rendimi puro. Si, le mie iniquità io le riconosco, il mio peccato mi sta sempre dinanzi. Contro di te, contro di te solo ho peccato, quello che è male ai tuoi occhi, io l’ ho fatto: così seì giusto nella tua sentenza, sei retto nel giudizio ………… “. Si dal mio cuore, si levava   una  domanda a Dio, di non essere respinto dalla sua presenza e privato del dono della sua misericordia. Consapevole, della mia debolezza chiedevo,  umilmente di essere aiutato: “sostieni con me un spirito generoso”, e mentre questi pensieri pervadevano il mio animo, mi trovavo ad attraversare la “Porta Santa”, chiedendo altresì l’ indulgenza per  mio padre, i familiari, ed amici defunti. Pochi passi ancora, e mi trovavo a salire la piccola scala da cui si accede alla tomba dell’ Apostolo Giacomo il Maggiore. Il tempo e lo spazio sembravano essersi fermati, e nell’ abbracciare la statua del Santo, mi riaffioravano  tutte le intenzioni affidatemi, per il nostro don Luigi, dei tanti ammalati, e delle famiglie in difficoltà. Come sempre, mi accade nella visita a San Giacomo Apostolo,   il mio animo tremava, e le lacrime grondavano nei mieì occhi, e come una liberazione, una gioia ed una speranza nuova, saliva dal mio cuore, anche a causa, forse dell’ attesa tanto desiderata, di questo pellegrinaggio.  Non avreì più voluto staccare le braccia, dalla statua lignea di San Giacomo,  ma la realtà “ i pellegrini in fila “, mi facevano proseguire, a continuare la preghiera, sulla tomba dell’ Apostolo. Momenti  indimenticabili. All’ uscita mi avviavo con un nuovo animo, ad una nuova e ben nota “ porta della salvezza”, quella del confessionale…………(Pace e Gioia ) PS. Un grazie come sempre ai fratelli che mi hanno accompagnato Giuseppe, Dario, Gino, Margherita, Lina, Mauro, Luciano  e mia moglie Paola.